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Secondo articolo inerente la fotografia notturna; l’argomento di oggi sono le impostazioni corrette da utilizzare per la fotografia notturna.

Quali impostazioni utilizzare per la fotografia notturna:

Come detto precedentemente, la fotografia notturna è simile alla fotografia di paesaggio (leggi articoli su come realizzare una bella fotografia di paesaggio) in molte cose: Composizione, scelta delle ambientazioni.. tuttavia la tecnica e le impostazioni da utilizzare sono completamente differenti.

La quantità di luce infatti è sempre esigua e realizzare una fotografia di paesaggio necessita l’utilizzo del cavalletto.

Come primo concetto, bisogna capire che la profondità di campo va spesso in contrapposizione alla qualità dell’immagine in quanto bisogna chiudere il diaframma ma per avere una buona esposizione dovrò alzare gli iso in quanto i tempi sono limitati ai 30 secondi.

Poca luce -> Diaframmi più aperti per stare nei 30 sec di esposizione

Più Profondità di campo -> Chiudo il diaframma ma alzo gli iso per stare nei 30 sec di esposizione

Perché non andare oltre i 30 secondi nella maggiorparte delle fotografie notturne?

In tempo di pellicole, il limite di 30 secondi era dato dal difetto di reciprocità che causava grossi problemi nel calcolo delle esposizioni. Oggi invece è una scelta puramente commerciale; per motivi pratici, l’esposimetro arriva fino a 30 secondi di esposizione, dopodiché bisognerà scattare in bulb con l’utilizzo di uno scatto remoto.

A livello di qualità d’immagine, una fotografia scattata a 100 iso 60 sec di esposizione, avrà più rumore di un’immagine a 200 iso 30 sec di esposizione. Questo perché i pixel, fotoricettori di luce, quando restano attivi per troppo tempo si scaldando molto di più.

In un ambiente urbano non è solito utilizzare dei tempi al di sopra dei 30 secondi in quanto la luce ambiente è spesso sufficiente per ottenere la corretta illuminazione.

Firenze in notturna

Firenze in notturna

In un ambiente naturale invece, l’esposizione può variare dalla presenza della luna (controllare sempre le fasi della luna prima di andare a fare una sessione di fotografia notturna) o dalla presenza di luci artificiali.

Via Lattea sulle Tre Cime di LAvaredo Notturna

Via Lattea sulle Tre Cime di Lavaredo Notturna

Questa immagine è l’esempio di possibilità che la fotografia notturna offre: immortalare luci che ad occhio nudo risultano poco visibili.

Vedremo successivamente la regola del 600 e come far si che le stelle risultino nitide.

Se volete approfondire le vostre nozioni sulle notturne, date un’occhiata a queste due recensioni di libri a tema: Fotografia Notturna, Come realizzare Fotografie in notturna e Luce Tenue

About Piero Pausin

Piero Pausin, classe 1985, si appassiona alla fotografia e privilegia da sempre il digitale, accompagnando gli scatti ad elaborazioni personali che però non stravolgono mai la realtà. Nel corso degli anni ha approfondito diversi stili di fotografia, scoprendo la sua strada nel ritratto e nel reportage, trovando sempre il tempo per qualche foto a paesaggi incontaminati in orari e posti scomodi. Nel 2009, spinto dalla volontà di creare un punto di incontro e di formazione per i fotografi del nordest d’Italia, fonda assieme ad alcuni amici Fotonordest, un’associazione fotografica che in pochi anni si afferma sul territorio coinvolgendo oltre 1400 fotografi