I filtri vengono utilizzati molto spesso nella fotografia di paesaggio. Ne esistono sul mercato di moltissimi tipi, ma solo alcuni hanno una funzione che non può essere riprodotta al pc con photoshop.
Quali sono i filtri essenziali per la fotografia di paesaggio?
I tre filtri più utilizzati (e che non possono essere riprodotti in photoshop) sono:
Filtro ND (Neutral Density);
Filtro GND (Graduated Neutral Density);
Filtro Polarizzatore.
A dirla tutta, il GND (che io uso moltissimo) potrebbe essere tranquillamente riprodotto in postproduzione, ma l’ho voluto, comunque, inserire in quanto lo reputo utilissimo.
Vediamo ora come sceglierli!
Prima di tutto, il filtro è il collo di bottiglia per la qualità di una foto, spendere mille euro per un obiettivo e poi acquistare un filtro da pochi soldi non è una cosa molto saggia. Se dovete risparmiare sulla qualità piuttosto non acquistatelo e cimentatevi in elaborazioni fotografiche.
La qualità pecca soprattutto nella gestione della luce diretta, se un filtro non è costruito con i materiali adatti, vi creerà degli aloni veramente fastidiosi che, non essendo eliminabili in photoshop, vi faranno gettare via lo scatto. In altri utilizzi dove questo non succede, la perdita di qualità potrebbe non essere visibile.
I filtri ND per la fotografia di paesaggio
I filtri ND servono a scurire completamente il fotogramma in modo da poter allungare i tempi. Fondamentali quando si scatta ad un fiume o mare e si vuole ottenere un effetto “vellutato”
In questo esempio, i tempi non erano sufficienti ad avere un effetto “mosso” dell’acqua ed ho scelto di montare un filtro ND Hitech (nel link sono venduti in kit da 6) per allungare di 4 stop l’esposizione.
La capacità di abbassare gli stop d’esposizione è detta densità e può essere identificata come ND2, ND4, ND8, ND16… oppure come ND0.3, ND0.6, ND0.9, ND1.2 che sono rispettivamente densità di 1, 2, 3 e 4 stop.
Esistono, poi, dei filtri specifici, che permettono di abbassare l’esposizione di 10stop; sono identificati come ND1000. Il più famoso in commercio è il BIG Stopper della Lee Filters
In questo esempio, scattato a pochi secondi di distanza con gli stessi iso e diaframmi, si vede perfettamente la differenza. Nel primo esempio, senza filtro, è bastato 1/20 sec mentre nel secondo ben 40 sec.
Senz’altro affascinante, ma in situazioni dove c’è poca luce è veramente difficile da usare dato che, utilizzando tempi al di sopra dei 30 secondi, bisogna utilizzare la modalità di scatto Bulb (con lo scatto remoto) e ottenere l’esposizione corretta non è banale.
Esistono sia filtri a lastra, che si montano sulla lente tramite un portafiltri detto holder, sia filtri ND circolari, che si montano direttamente sull’obiettivo.
I primi, sono molto comodi da utilizzare, i secondi richiedono un po’ più tempo per avvitarli. Io preferisco i primi, anche se i circolari, essendo attaccati alla lente, azzerano gran parte dei rimbalzi di luce che si potrebbe creare quando si scatta contro sole.
I filtri GND per la fotografia di paesaggio
Capita molte volte che la differenza di illuminazione tra il cielo ed il primo piano sia tale da non permetterci di avere l’intero fotogramma esposto correttamente. Questa differenza viene espressa in stop e per ridurla è necessario ricorrere all’uso dei filtri graduati.
In questo caso ho utilizzato un filtro graduato di 3 stop (un filtro hitech) che mi ha permesso di aggiungere drammaticità allo scatto.
Tra le varie caratteristiche che possiamo trovare in questi filtri, le più importanti sono la densità (1, 2, 3 stop) e la durezza dello stacco tra la parte più scura e quella trasparente (hard o soft edge). I filtri hard sono utilizzati quando l’orizzonte è formato da una linea dritta (secondo esempio di questo articolo) mentre il soft si utilizza quando all’orizzonte ci sono vari elementi che non andrebbero scuriti di netto (montagne, terzo esempio).
Questi filtri sono presenti sul mercato sia a lastra che circolari. Non ho mai capito l’utilità di avere un filtro del genere circolare quindi vi consiglio di acquistare i primi.
I filtri polarizzatori per la fotografia di paesaggio
Terzo ed ultimo filtro fondamentale è il polarizzatore; ci permette di rimuovere i riflessi di luce dalle superfici riflettenti e di saturare i colori. Il principio tecnico e fisico della polarizzazione della luce è molto complesso da spiegare, vi consiglio di leggervi l’articolo su nikonschool.
In questa foto si vede perfettamente la differenza di una foto scattata con e senza il filtro (notate i riflessi).
La maggior parte dei polarizzatori è circolare, con attacco filettato da mettere sull’obiettivo. Esistono anche i filtri polarizzatori (sempre di forma rotonda) da inserire nei portafiltri a lastra. Tra i due io preferisco il primo sistema, anche se nei sistemi professionali quali Lee o Singh ray, è necessario utilizzare i polarizzatori a lastrina.
Quando dovete scegliere un polarizzatore o un filtro circolare, è bene pensare su che obiettivo montarlo, solitamente gli obiettivi ultragrandangolari hanno diametro di 77mm.
Quali filtri acquistare per la fotografia di paesaggio
Vista questa carrellata di tutti i vari tipi di filtri utili nella fotografia di paesaggio, cercherò di darvi qualche consiglio per l’acquisto.
Se scegliete un sistema a lastrine (ve lo consiglio), ci troveremo davanti al bivio nel quale dovremo acquistare o i filtri a larghezza 100mm o quelli a 150mm. La differenza? i secondi, oltre a costare di più, ci permettono di non avere problemi con obiettivi ultragrandangolari (10mm) in quanto sia l’holder che i filtri sono più grandi e non vignettano.
Per diversi anni ho utilizzato un 10mm con un set di filtri da 100mm ed ho modificato l’holder che avevo acquistato (cinese, per pochi euro su eBay), segando parte degli slot in cui inserire i filtri. Ora ho preso un set della Lee da 150mm e questo non è più necessario.
Se i filtri delle varie marche hanno lo stesso spessore (solitamente son tutti spessi 1mm), potrete utilizzare un holder unico e se lo montate su obiettivi che hanno differenti diametri di larghezza, basterà acquistare degli anelli riduttori (sempre per pochi euro).
Le marche entry level (ma comunque buone) che consiglio, sono la hitech e la cokin. Tra i due preferisco la hitech perché hea dei buoni GND hard che mi sono stati utilissimi nella fotografia di spiagge. Se guardiamo le marche top, sicuramente ci avviciniamo ai Lee Filters e Singh Ray, entrambi ottimi ma anche molto costosi.
Per quanto riguarda i polarizzatori, consiglio i B&W e gli Hoya, sono ottimi! State attenti se avete degli obiettivi ultragrandangolari, ad acquistare quelli che hanno la dicitura SLIM, che sono più sottili ed evitano le vignettature.
Conclusioni
Se non volete utilizzare i filtri, l’unico modo per ottenere immagini d’effetto con un’ampia gamma tonale, è unirle in photoshop. Nei miei corsi Livello Base e Livello Intermedio di Photoshop, spiego come eseguire i blending (unione di foto) per ottenere risultati perfetti.
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