La luce è l’elemento fondamentale per scattare una buona fotografia di paesaggio; fin qui, tutti d’accordo!
Un altro elemento importante è la gamma dinamica e la nitidezza dell’immagine che ci permettono di realizzare una fotografia contenente il maggior numero di dettagli sia nelle ombre che nelle alte luci!
Quale macchina fotografica per la fotografia di paesaggio?
Le macchine che più si adattano a questi parametri sono le full frame, che negli ultimi anni hanno fatto passi da gigante e possiedono una nitidezza senza eguali. Tra loro spiccano due marche: CANON e NIKON, che sono le più diffuse ed hanno un mercato dell’usato importante. Ci sono anche altre case produttrici ma mi limito a queste due per i motivi appena scritti!
Quando acquistate una reflex, e siete intenzionati ad approfondire la fotografia di paesaggio, cercatene sempre una con il live view, ovvero la possibilità di visualizzare tramite LCD della scena che state scattando in modo da poter vedere in anteprima l’esposizione, la composizione ed avere una messa a fuoco più precisa.
Se avete un budget limitato, vi consiglio di acquistare una reflex usata (meglio se da un conoscente)
Quale obiettivo usare per la fotografia di paesaggio?
Se vi ho consigliato di risparmiare sulla reflex, sull’obiettivo mi sento di dirvi che è meglio investire. Per due motivi:
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- L’obiettivo non si deprezza quanto le reflex (ho comprato il mio Canon EF 17-40 in un negozio a 500€ nuovo nel 2010 ed ora vale 700€);
- Un obiettivo scadente può crearvi grossi problemi di nitidezza e di gestione della luce.
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Detto questo, generalizzando e semplificando molto un argomento molto vasto, vi posso dire che l’obiettivo da preferire per le foto di paesaggio è il grandangolo; il motivo è che le corte focali aumentano la percezione degli spazi e delle proporzioni ed è più facile dare il senso dimensionale all’intera immagine.
Ecco un esempio: In questa immagine, realizzata con un 17mm su Full Frame, la distanza tra la rete in primo piano e l’isola sullo sfondo viene accentuata in modo ben visibile. La rete in realtà è lunga 3mt circa e l’isolotto dista 50mt.
Man mano che si aumenta la distanza focale, questa percezione viene man mano diminuita, con un 50mm (detto obiettivo normale) vedremo esattamente quello che vede l’occhio umano e aumentando ancora, con un 200mm (teleobiettivo) avremo l’effetto contrario, ovvero uno schiacciamento dei piani.
Uno dei miei fotografi di paesaggio attuali preferiti è Zack Schnepf, dove si possono vedere ottimi esempi di come utilizzare un obiettivo ultragrandangolare nel modo corretto. Il fotografo più famoso in Italia (e nel mondo) di paesaggi con teleobbiettivi spinti invece è Franco Fontana, con i suoi colori accesi e spazi astratti privi di tridimensionalità.
Ecco due obiettivi che consiglio Canon EF 17-40mm f/4L USM, Sigma EX 10-20/3,5 DC HSM x Nikon
Il prossimo articolo della serie tratterà di Impostazioni ed Esposizione per la fotografia di paesaggio